Casalbore, un borgo di naturale bellezza
Casalbore, il cui nome deriva da Casali Albuli, con riferimento alla pietra bianca locale utilizzata nelle costruzioni, sorge al confine con la provincia di Benevento, lungo il percorso del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela. L’area è abitata sin dall’antichità, come testimoniano i preziosi reperti archeologici del Tempio Italico (VI-V sec. a.C.), unico edificio templare di età sannitica conosciuto in Irpinia, e i resti della necropoli sannitica situata in Località Spineto. Nel Medioevo il borgo si sviluppò attorno alla Torre Normanna, nucleo centrale dell’apparato difensivo che successivamente si sviluppò. Il centro storico è connotato dalla presenza di diversi edifici signorili, impreziosite da portali in pietra e finestre di ispirazione gotica. Tra gli edifici religiosi spiccano il Monastero di Santa Maria della Misericordia, ricostruito dopo il sisma del 1962 e custode di una preziosa tela settecentesca raffigurante la Madonna della Misericordia tra San Domenico e altri Santi e la Chiesa di Santa Maria dei Bossi, di epoca alto-medioevale, costruita utilizzando anche le strutture murarie di un monumento funerario risalente al II secolo d.C. Casalbore è conosciuto anche come “il paese delle cinquanta sorgenti” per la ricchezza delle sorgenti d’acqua presenti sul suo territorio ricco di verde ed è noto per le produzioni tipiche, in particolare i caciocavalli e i Pecorini Laticauda, prodotti con il latte di razza ovina che rappresenta una preziosa biodiversità locale, oltre che per la produzione di carni marchigiane e di salumi provenienti dai suini allevati in loco.
La Torre Normanna
La Torre Normanna rappresenta l’elemento storico e architettonico simbolo di Casalbore e probabilmente ha segnato, con la sua costruzione, la nascita vera e propria del borgo antico. Costruita agli inizi del XII secolo, la torre rappresentava sia un punto di osservazione, necessario al controllo dei traffici commerciali da e per le Puglie, che un baluardo strategico posto a difesa della sottostante Valle del Miscano. Solo successivamente, intorno ad essa, si sviluppò un complesso architettonico più articolato difeso da bastioni. L’intero complesso, di caratteristico colore grigio chiaro, è costruito nella tipica pietra locale. La Torre a pianta tetragona è anche porta d’accesso carrabile all’intera struttura sviluppatasi intorno a una piazza d’armi. Dell’originario fortilizio resta anche una torre più piccola posta a sud-est del coevo tracciato murario. Realizzata secondo il gusto gotico, come testimoniano alcuni archi ogivali e bifore, la struttura fu trasformata nel cinquecento ad opera della nobile famiglia Caracciolo, con l’aggiunta di quattro porte di accesso più una portella. A ovest la Porta Beneventana con ponte levatoio, a est la Porta Vallone, a sud la Porta Fontana, a nord la Porta Carrara per il passaggio dei carri e a sud-est la Portella (attualmente via G. Maraviglia). L’interno del Castello era diviso in due corti, in una delle quali (posta a est) vi era insediato il Seggio popolare per i giudizi della Corte Marchesale.
Il Museo dei Castelli
Il Museo dei Castelli è l’unico percorso esistente dedicato alla valorizzazione dei secolari giganti di pietra presenti nella provincia di Avellino.
I locali dell’area castellare che affianca la Torre Normanna, simbolo del borgo di Casalbore, ospitano il museo nato grazie alla collaborazione tra l’Associazione Culturale Terre di Campania e il Comune di Casalbore che ha come suo nucleo principale la Mostra Fotografica Itinerante “Immagini come appunti di viaggio – Castelli e
Fortificazioni in provincia di Avellino” realizzata da Giuseppe Ottaiano e dedicata ai siti di incastellamento irpini. Di ogni castello irpino incluso nell’esposizione fotografica viene illustrata non solo la sua storia, ma anche quella del territorio su cui insiste, assieme alle sue peculiarità (altri siti di interesse, tipicità eno-gastronomiche) e alle leggende e aneddoti che lo contraddistinguono. Oltre all’area espositiva il “Museo dei Castelli” si compone di un percorso didattico dedicato alla scoperta del mondo dei castelli e del Medioevo, con possibilità di partecipare, per gli alunni degli istituti scolastici, a laboratori didattici a tema. Il “Museo dei Castelli” ospita anche convegni, presentazioni ed eventi dedicati alla valorizzazione del territorio e delle sue tipicità e aspira ad ampliare l’esposizione fotografica grazie all’inclusione dei castelli presenti nel Sannio Beneventano. Una visita al “Museo dei Castelli” di Casalbore è un’esperienza da non perdere per scoprire una delle realtà più affascinanti della regione Campania.
Il “Museo dei Castelli” è articolato in tre diverse aree:
1. Area espositiva dedicata alla presentazione, attraverso immagini fotografiche corredate di testi descrittivi, del ricco patrimonio di siti di incastellamento irpini;
2. Percorso didattico dedicato alla scoperta del mondo dei castelli e del Medioevo;
3. Laboratorio didattico.
Si tratta di un percorso adatto a tutte le età, reso maggiormente interessante e coinvolgente dalla presenza di suggestivi elementi scenografici e dal racconto di leggende e aneddoti sul mondo dei castelli.
Visitare il Museo dei Castelli
Il “Museo dei Castelli” è aperto su prenotazione da marzo a dicembre.
Aperture straordinarie sono previste nel corso dell’anno, in occasione di ricorrenze, eventi e manifestazioni. È possibile visitare il percorso didattico-espositivo liberamente oppure chiedere di essere accompagnati alla scoperta dei castelli irpini dai volontari dell’Associazione Culturale Terre di Campania; con un gruppo di amici insieme ai quali partecipare a speciali degustazioni guidate di prodotti tipici locali, pranzare presso gli agriturismi convenzionati con i piatti della tradizione, visitare le aziende agricole di Casalbore e acquistare i loro prodotti a Km0; con gruppi scolastici di ogni ordine e grado, condotti alla scoperta dei castelli della provincia di Avellino e del Medioevo.
I giorni di apertura vengono comunicati sul sito web www.museodeicastelli.it e sulla pagina facebook
ufficiale www.facebook.com/CheBelCastello.
Il “Museo dei Castelli” resta chiuso nei mesi di gennaio e febbraio.